lunedì 6 febbraio 2012

Studentaggio a go-go

Sono sempre stata la studentessa-fuori-sede.
Insieme ai colleghi isolani di Sicilia ci si spostava in massa (esclusivamente durante le feste e la pausa estiva) dei giorni prima per poter stare a casa qualche giorno in più.
Loro prendevano il treno fin giù attraversando l'"infinita" Calabria e noi ci spostavamo come "bestiame" su trabicoli che attraversavano il tirreno in 7 ore.
Si partiva dunque la mattina intorno alle 14 mi pare (ho ricordi vaghi), 3 ore e mezza di pullman e si arrivava a Roma, da lì a Civitavecchia (con calma) per poi attendere il trabicolo in partenza alle 23.
Dico "bestiame" perché carichi come muli si saliva la ripida scaletta dei trabicoli e poi ci si stipava nelle sale comuni o sul ponte beccandosi vento a non finire.
Ora posso solo dire:
GOD SAVE RYANAIR E CONTINUITA' TERRITORIALE!

Ora invece sono studentessa in sede.
E devo ammettere che mi piace (essere in sede sia chiaro, non essere studentessa anche se, da lavoratrice, pagare 0,69 EURO come seconda rata di tasse potrebbe rendere la cosa più interessante).
Bello è vedere "tutto da fuori" ovvero la testa non è concentrata unicamente, o quasi, sull'università e l'ansia acchiappa solo perché sono gli altri a contagiarla: "Cosa ti ha chiesto? Com'era l'assistente?"
L'ultima volta mi sono trattenuta a chiacchierare e anch'io per circa mezzora sono rientrata in quel mondo di "che stronza! ma che domande fa? Lo ha solo accennato!"

Ma soprattutto non si deve fare un'accurata selezione di scarpe, borse e vestiti (mi piacciono molto le borse ma non ne sono sepolta eh! Però ai tempi dello "studentaggio" fuori-sede al massimo ne portavo due!!! -.-). Se si deve andare in segreteria si va a piedi e non si prende il treno alle 7 per essere lì alle 9 circa (eh sì, le tanto "simpatiche" sedi distaccate! eheheh).
E poi l'altro giorno ho finalmente ricevuto il tesserino!!!
WOW!!!!
CHE EMOSSIONE!

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