giovedì 28 ottobre 2010

"E il vicepresidente chi è, Jerry Lewis? Suppongo che Marilyn Monroe sia la First Lady e John Wayne il Ministro della Guerra"

Dicesi Cult: oggetto o prodotto intellettuale che gode di uno speciale riconoscimento, spec. in campo artistico e CULTurale.

Back to the Future è un Cult anni 80, uno di quelli che non dimentichi, che ti ha fatto sognare da bambino, che ricordi e che rivedi con piacere SEMPRE. Ci sono personaggi indimenticabili con battute che si ricorderanno NEL TEMPO.

"Nobody puts Baby in a corner" si ricorderà sempre, e Pretty Woman che piange davanti al La Traviata altrettanto.
Sono tutti "prodotti intellettuali" ORIGINALI che hanno segnato i tempi e la memoria.
Ho chiesto a mia cugina, generazione anni '90-2000, quale film cult ha segnato i 90, è rimasta lì a pensarci, non le è venuto subito in mente , forse perché è troppo presto o forse perché non si è mai posta questa domanda, poi ha detto "Harry Potter", che però è solo la trasposizione cinematografica di un libro di successo, quindi NON vale.
Allora è venuto fuori Titanic, certo il "Salti tu, salto io" verrà ricordato ma nonostante mi sia piaciuto molto come film, lo ammetto, non riesco a paragonarlo all'originalità di Back to the future. Il tema del viaggio nel tempo in un'automobile nel modo in cui è stato raccontato, con quei determinati personaggi, con una colonna sonora unica e riconoscibile, TUTTO è creativo, inimitabile, bellissimo da FAR SOGNARE, e a poco servono tutte le lacrime versate per la morte per congelamento di Jack, neanche una lacrima vale l'intera trilogia Zemeckisiana...



Ma come hanno sottolineato ieri Mamba e ß: TU non troverai un cult per quegli anni, perché TU non appartieni a quella generazione...

Com'è vero

lunedì 25 ottobre 2010

"La natura umana è così incline a trovarsi delle scuse!" J. Austin

Ogni anno succede.
O almeno credo sia ogni anno, forse per la precisione dovrei dire periodicamente e con l'arrivo dell'autunno.
Sì, periodicamente sento la necessità di riaprirlo...
e di vederlo per l'ennesima volta.
Non importa la successione, non devo per forza riprendere in mano il libro e poi vedere il film, può essere anche il contrario. Basta che rientri nella mia vita periodicamente.
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austin.



Non é la solita romanziera di fine 700, é una realista che descrive la condizione sociale di donne e uomini del tempo con humor inglese a sufficienza e intrecci che la rendono tutt'ora amata e ineguagliabile, a mio parere.

Mr. Darcy&Co. sono una formula ben chiara e originale all'interno di un Inghilterra che pesava i valori a suon di sterline e proprio per questo si ritrova a fare i conti con tutto ciò che non può essere comprato (chiamiamoli imprevisti)... la storia d'amore c'è sempre ma non pensate di trovarvi a leggere Danielle Steele, niente di melenso insomma ma tanto reale e sentito da coinvolgere completamente.

Ovviamente la visione di Orgoglio e Pregiudizio è stata seguita dal brillante e modernissimo Diario di Bridget Jones:

E se proprio si vuole essere accurati non si può certo dimenticare la trasposizione cinematografica del romanzo "austiniano" fatta dalla BBC con un certo Colin Firth...