mercoledì 19 maggio 2010

Never ending story

Quando qualcosa mi piace molto vorrei non finisse mai.
O meglio vorrei un pacchetto ben confezionato con una fine che, come per tutte le cose belle, vorrei "congelare"...
Ho notato che quando inizio una serie televisiva, un libro o un concerto (vedi l'ultimo di Bersani) che mi piace, in prossimità della fine scalpito, sono reticente, vorrei bloccare il tempo e rallentare tutto.

Ovviamente si tratta solo di alcuni casi specifici.
All'inizio se un libro è avvincente lo divoro, lo ingurgito golosamente perché voglio sapere come andrà a finire ma poi superata la metà, e alle volte anche prima della metà, realizzo la mia voracità e rallento perché mi piace troppo e mi dispiace arrivare all'ultima pagina e non avere più neanche una riga da leggere!

Lo stesso vale per Lost: ormai giunto all'ultima stagione nonché alle battute finali non vedo l'ora di sapere che cosa succederà, ma contemporaneamente temporeggio. Dimentico quando viene trasmesso in USA e lo vedo qualche giorno dopo. Inconsciamente vorrei assaggiare lentamente le puntate pur morendo dalla voglia di sapere e vedere...


Sì lo so. Mica normale...



Alteriamo gli ingranaggi dell'orologio e scendiamo da questo treno che non può né deve fermarsi...
Meno male che il tempo è relativo...

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