lunedì 1 febbraio 2010

"Ma io sono pazzo. Giuro che sono pazzo."

J. D. Salinger è morto.
Qualcuno si è persino chiesto: "Perché era ancora in vita?"
Autore silenzioso l'hanno chiamato.
Eppure io "Il giovane Holden" (The catcher in the rye) l'ho letto e non l'ho trovato per niente silenzioso!
Quando avevo 16 anni Streghetta (la Syster) ha comprato questo libro per motivi scolastici, io l'ho letto e mi è rimasto dentro. Qualche anno dopo l'ho ripreso in mano perché mi sembrava di non ricordarlo più.
Poi di nuovo, e infine frugando in una libreria, in attesa di un treno tedeschio, l'ho visto: versione originale.
Preso e (ri-)letto!

Di solito non rileggo i libri: avevo provato con "On the Road" ma mi sono arenata dopo 20 pagine. Gli unici libri che ho letto più volte sono "Il signore degli anelli" e Holden.
Chi lo sa perché!

A caso:

His name was George something – I don't even remember – and he went to Andover. Big, big deal. You should’ve seen him when old Sally asked him how he liked the play. He was the kind of a phony that have to give themselves room when they answer somebody’s question.
J. D. Salinger

Si chiamava George Vattelapesca – non me ne ricordo nemmeno più – e faceva l’università ad Andover. Da fargli tanto di cappello. Avreste dovuto vederlo quando la vecchia Sally gli domandò cosa pensasse della commedia. Era uno di quei palloni gonfiati che quando rispondono a una domanda devono farsi spazio.
Traduzione: Adriana Motti

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