Qualche anno fa in una bancarella, credo... non sono più tanto sicura, ho acquistato un libro di Jules Verne "Il castello dei Carpazi". Ho sempre iniziato i suoi libri e li ho sempre abbandonati, anche se le storie intrigano. Pur sapendo questo l'ho preso e dopo tanti anni (forse 3, forse 4) ho deciso che era giunta l'ora di leggerlo.
Ambientato in un paesino sui Carpazi, Transilvania, dove non passerei neanche per sbaglio o forse sì (è accattivante quanto inquietante) e tra le superstizioni popolari il castello si erge minaccioso e quasi inarrivabile... quasi.
Ma Verne non lascia molto spazio alle superstizioni e indaga sempre la parte scientifica. Considerando che è uno scrittore della seconda metà dell'800 è proiettato al futuro con i suoi "romanzi scientifici".
Dopo mesi l'ho finito: e qui dovrebbe partire una Ola gigantesca tipo Tzunami!
Valutazione.
Pesante da leggere perché ricco di particolari paesaggistici e geografici ma anche per il linguaggio dell'800.
Storia interessante. Probabilmente l'ho finito per la curiosità di sapere che cosa si celava nel castello...
E ora giriamo pagina
Nessun commento:
Posta un commento