http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2010/01/legge-anti-bamboccioni-provocazione-brunetta.shtml?uuid=40bd4d1c-04db-11df-9833-731e880466d4&DocRulesView=Libero
Dopo le affermazioni pubbliche del "caro" ministro tiriamo tutti un sospiro di sollievo visto che si trattava solo di una provocazione.
Quindi vorrei capire: era solo per attirare l'attenzione e far parlare di sè?
Che serietà!
Ha un bello stipendio per parlare e basta!
Ammettiamo che l'Italia è un paese dove i figli vengono coccolati a casa e i genitori hanno piacere ad averli a casa anche se già lavorano.
Però tanti, troppi giovani non hanno possibilità economiche di spostarsi e se lo fanno perché hanno famiglia o un lavoro non nella città dei genitori fanno tanti sacrifici.
Con affitti improponibili di tuguri e stipendi NON proporzionati al costo della vita stare fuori casa diventa un'impresa.
Poi mi chiedo:
- Ma è poi così splendido e andar via di casa a 18 anni e avere poi con i genitori un rapporto freddo e distaccato? Ovviamente senza fare di tutta l'erba un fascio, si cresce sicuramente prima e si acquista una responsabilità maggiore, mentre da noi in alcuni casi si esagera, questo è certo.
- E se un giovane, pur lavorando e senza aver messo su famiglia, rimane a stare dai suoi che male c'è (sono esclusi i/le 40enni che vivono ancora con i propri genitori avendo uno stipendio adeguato, i quali potrebbero fare uno sforzo in più!)?
Probabilmente...
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